
Genepreto con i suoi prodotti, la sua gente e le sue usanze, rappresenta un pò tutta la filosofia di vita della valle: case in sasso e vicoli stretti, immersi nel verde. Parliamo di un autentico tesoro della cultura paesana e contadina. Il suo nome pittoresco è, con molta probabilità, riconducibile alla presenza di un bosco di ginepri che in epoca medievale ricopriva la collina dove oggi sorge il paese, e la cui economia legata al suo sfruttamento rivestivano un ruolo di primaria importanza.
Il castello, o ciò che resta dei ripetuti rimaneggiamenti subiti, fu probabilmente della nobile famiglia dei Malvicini, che lo trasformarono in un fortilizio residenziale; successivamente, agli inizi dell’800, fu diviso fra i vari proprietari e adattato a civile abitazione rurale. Il fortilizio comprendeva anche l’attuale chiesa di San Giorgio, ricavata da una torre semicircolare del castello, che proprio tra il 1300 ed il 1500 fu ampliato e ristrutturato.