
L’Oratorio di Vallerenzo, considerato opera settecentesca in realtà è stato in gran parte ricostruito all’epoca.
Le sue origini vanno collocate ben prima del 1700.
L’amministrazione comunale ha recentemente compiuto un’opera di restauro scientifico dell’Oratorio della Madonna della Misericordia di San Lodovico in Vallerenzo, rendendolo un edificio fruibile per convegni, mostre e appuntamenti culturali. Molto suggestiva, la struttura può essere visitata liberamente anche all’interno, chiedendone le chiavi in Comune.
L’Oratorio di Vallerenzo, considerato opera settecentesca in realtà è stato in gran parte ricostruito all’epoca.
Le sue origini vanno collocate ben prima del 1700.
Da un atto notarile datato novembre 1033, conservato nell’Archivio della Cattedrale di Piacenza, si attesta un passaggio di proprietà, proprio in questa zona, di alcuni terreni e di una piccola cappella dedicata ai Santi Marco e Giorgio.
La visita pastorale del 1767 del Vescovo di Piacenza Pietro Cristiani, riporta come la cappella di Vallerenzo sia stata nuovamente edificata dal Capitano Bertola.
L’intervento sulla struttura apporta elementi decorativi settecenteschi. Sulla facciata , notiamo la finestrella circolare e l’incorniciatura degli angoli superiori della porta d’ingresso con decorazioni in stucco tipicamente barocche.
I muri perimetrali conservano interessanti dettagli, che attestano il valore storico e artistico dell’edificio
Colpisce la straordinaria bellezza della muratura in sasso, quasi a condividere il messaggio cristiano dove tutto è terra e sassi.
La parte più antica la ritroviamo alla base, che per fattura, spessore e materiali, risale con tutta probabilità al IX e al X secolo. E’ l’unico indizio che testimonia una precedente struttura sulla quale è stato poi riedificato l’Oratorio in stile barocco.
Nel 1990
Con il passare degli anni la struttura è andata via via deteriorandosi fino al crollo parziale del tetto e della volta, con il rischio di scomparire per sempre
Tra il 2005 ed il 2007 vengono eseguiti interventi di consolidamento e ristrutturazione, che riportano alla prima metà del 1700.
In origine la volta a botte ricopriva gran parte dell’edificio. Sono visibili solo i segni di partenza. La copertura in legno a carena di nave rovesciata si distingue nettamente dai resti della volta in pietra.
La cornice al centro del presbiterio un tempo racchiudeva una pala d’altare raffigurante la Madonna della Misericordia e a San Ludovico. Per l’occasione si realizza questa pala che vediamo abbozzata. Dell’opera d’arte oggi esiste solo la raffigurazione di San Ludovico.