
Il Passo della Crocetta si trova sulla SP 34 in prossimità dell’abitato di Pecorara, ed è un valico che mette in comunicazione la Val Tidone con la val Trebbia. La strada è poco trafficata, attraverso i boschi e l’intero percorso è molto caratteristico. Nel punto del passo si allarga un piazzale, da cui si diparte una via pedonale di poche decine di metri che s’innalza sino alla sommità del colle, sul quale si trova un tempietto votivo dedicato alla Santa Croce.
Utilizzata in passato dai monaci dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio come via di comunicazione coi propri possedimenti in Val Tidone, il Passo della Crocetta divenne punto di confine tra il Ducato di Parma e Piacenza ed il Regno di Sardegna, successivamente al Trattato di Aquisgrana del 1748.
Il percorso, che si snoda attraverso i boschi, risulta molto caratteristico: nel punto del passo si allarga un piazzale, da cui si diparte una via pedonale di poche decine di metri che s’innalza sino alla sommità del colle, sul quale si trova un tempietto votivo dedicato alla Santa Croce.
La cappelletta è situata alla fine di un viale, a lato alla strada principale, su una sporgenza dalla quale si domina tutta la vallata. La struttura è costituita da un ampio vano quadrato preceduto da un portico e da due alti scalini che permettono di superare il dislivello del terreno. L’edificio, realizzato in mattoni intonacati, è provvisto di un tetto a doppio spiovente con alla sommità la croce in marmo. Il portico è costituito da quattro pilastri in mattoni rossi che poggiano su alte basi quadrate, anch’esse in mattoni rossi, che sorreggono un frontone leggermente rientrante rispetto alla linea di gronda, mentre il soffitto è con travi a vista. La porta d’ingresso è in ferro lavorato e vetro tale da formare due grandi croci; accanto ad esso, sulla parete di sinistra, è appesa una croce in marmo con la scritta: “SACRA/MlSSlONE/MARZO/1962”. [interno, molto ampio, su due piani, è completamente intonacato di bianco e alle pareti laterali ci sono due finestre con vetri policromi e inferriate lavorate. La parete di fondo è occupata dall’altare in marmo rosso, con colonnine nel medesimo materiale, che poggiano su alte basi in marmo bianco. Dietro l’altare è stata ricavata una rientranza, della medesima altezza della parete, che ospita un grande Crocefisso in legno.